Convivenza Diocesana 2019 - Cursillos Ugento S.M. di Leuca

Cursillos Ugento S.M. di Leuca
Movimento Cursillos di Cristianità in Italia
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Convivenza Diocesana 2019

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CONVIVENZA DIOCESANA 2019

(una giornata di festa e di riflessione per il Cursillo di Ugento - S.M. di Leuca)


 
Il 22 settembre, i cursillisti della diocesi di Ugento – S.M. di Leuca si sono incontrati, nei locali della parrocchia di Ruggiano di Salve per vivere la "Convivenza Diocesana" dell’anno Pastorale 2019.
L’incontro è stato programmato per incontrare i fratelli in Cristo e trascorrere insieme una giornata di condivisione e di vera amicizia. Il tema della Convivenza è stato:  "L’amore di Cristo ci spinge".
La mattinata è iniziata alle nove con l’accoglienza di fratelli e sorelle venuti da ogni parte della Diocesi e con la recita delle lodi guidata dall’Animatore spirituale don Antonio Turi.

 
E’ proseguita con i saluti iniziali del Coordinatore Antonio Preite il quale, dopo aver ringraziato i presenti per aver aderito all’invito, si è soffermato sull’importanza di partecipare attivamente a tutte le attività che propone il nostro Movimento.



Al termine dei saluti, Antonio ha passato la parola alla coppia Nando e Cristina Rosato per sviluppare il tema della giornata. Ha iniziato a relazionare Nando soffermandosi, in modo particolare, su ciò che il Cursillo ha dato nella sua vita e sull’amore di Cristo che l’ha spinto sempre verso gli altri.
Affinché il tema  possa essere letto sul nostro sito da altri, soprattutto dagli assenti alla convivenza e da fratelli e sorelle di altre Diocesi, si riporta di seguito il testo integrale della relazione di Nando, ed a seguire il testo della relazione di Cristina:

Nando
Dopo aver fatto il Cursillo di Cristianità, compresi - con una luce tutta nuova - che Cristo mi chiamò in disparte nella Diocesi di Oria per tre giorni, per farmi capire che voleva essere mio amico e fratello, per servirsi di me nella difficile opera di evangelizzazione.
Capii che il nostro Movimento voleva e vuole evangelizzare le persone, curare la formazione cristiana di coloro che hanno vissuto l'esperienza dei "tre giorni" e riempire di spirito evangelico gli ambienti frequentati attraverso la testimonianza personale e comunitaria.
Per aiutarci a fare questo, ci viene in aiuto la frequenza dell’Ultreya, cioè dell’incontro settimanale programmato dal nostro Movimento.
In Ultreya siamo facilitati a trovare un gruppo di amici con i quali è possibile: crescere nell'amicizia umana e spirituale; condividere la propria vita quotidiana e l'impegno alla conversione; programmare azioni apostoliche personali e di gruppo, rivolte specialmente al Precursillo.
In sostanza, Cristo ci vuole impegnati ad evangelizzare con la nostra testimonianza, ogni ambiente della nostra società e cioè il laboratorio, la sala operatoria, la caserma, l’università, la fabbrica, l’officina, i campi, il focolare domestico ed anche il tempo libero.
Gli approfondimenti fatti in seguito, mi hanno fatto capire che, fin dalla sua nascita, il nostro Movimento ha invitato i cursillisti ad essere fermento evangelico in tutti gli ambienti della società.
Ho capito che, per realizzare questa finalità, non è sufficiente aver partecipato al Cursillo, ma è necessario rispondere, in forma adeguata e convinta, alla chiamata del Signore nel Postcursillo.
Le tematiche proposte durante il terzo giorno del Cursillo hanno proprio lo scopo di "proiettarci" nel mondo indicandoci, seppure sommariamente, i pericoli che possiamo incontrare se non perseveriamo nella vita di grazia che il nostro Movimento mette a disposizione per superarli.
Un vecchio proverbio dice: "perseverando arrivi"; la perseveranza nella vita di grazia rappresenta il punto di forza di ogni cristiano, perché aiuta ad affrontare e superare gli immancabili ostacoli che la vita ci riserva.
Sarà più facile portare avanti questo impegno se restiamo uniti, perché solo attraverso la nostra unione e quella con il Signore, potremo mantenere vivo il desiderio di annunciare la "Speranza e la Salvezza" nei nostri ambienti, specialmente alle persone che hanno dimenticato o mostrano indifferenza verso Dio e la religione.
Tutte le attività dei Cursillos di Cristianità, ma anche quelle delle altre realtà ecclesiali, servono per formare sempre più i cristiani. Nessuno può dire di avere già una formazione cristiana completa, tutti abbiamo sempre bisogno di essere educati nella fede in Dio ed essere innamorati di Cristo.

Il tema di questa giornata di convivenza vuole proprio approfondire l’amore di Cristo che ci spinge!  

Dobbiamo sentirci spinti a partecipare a tutte le attività di perseveranza che il Movimento mette a nostra disposizione per approfondire la nostra cultura cristiana, vivere con coerenza la nostra fede  e per presentarci agli altri in maniera credibile.
Le persone che ogni giorno incontriamo hanno bisogno di cristiani autentici che, attraverso la loro fede testimoniata con la vita, sappiano suscitare l’interesse e il desiderio di incontrare il Signore e riaccostarsi ai Sacramenti.
Consapevoli di questa realtà, non possiamo mai accontentarci di quanto già realizzato. È necessario tendere sempre più verso l’alto, sapendo che il cammino è in salita.
Insieme ai sacrifici e alle sofferenze, non mancherà l’aiuto del Signore e la gioia per ogni gesto di amore verso i nostri fratelli, specialmente quelli che hanno più bisogno di trovare il giusto orientamento della loro vita.
É questa la nostra ragione di essere cristiani e cursillisti, è questo il carisma fondazionale del nostro Movimento che ci hanno testimoniato e trasmesso con la loro esistenza e perseveranza coloro che ci hanno preceduti.

 
EPerciò dobbiamo mettere le nostre situazioni di ogni giorno al servizio di Cristo, facendone occasione del nostro incontro continuo con Lui.
San Paolo scriveva: «Sia che mangiate, sia che beviate, fate tutto per la gloria di Dio».
Questa dottrina della Sacra Scrittura ci deve SPINGERE a realizzare il nostro lavoro con perfezione, ed amare contemporaneamente Cristo ed i fratelli.
Quando Gesù Cristo ha catturato il mio cuore ed il mio interesse si è aperto per me un mondo completamente nuovo! Non è stata più una questione di ciò che è permesso o non è permesso fare; è diventata una questione di servire Lui e i suoi progetti e non i miei.
Spesso mi domando: Mi sento spinto verso l’amore di Cristo? Sto vivendo per Lui? Servo gli interessi di Cristo o i miei?
La mia risposta è semplice: Mi sento spinto verso l’amore di Cristo, mi sforzo di servire i suoi progetti e  cerco di essere gradito a Lui.
Nel mio quarto giorno,  mi sono accaduti molti episodi che mi spingevano verso l’amore di Cristo ma per ragioni di tempo voglio raccontarvi solo uno di essi:                                        
                                                                                                                                            

L’estate scorsa al ritorno da una battuta di pesca, come al solito dopo aver attraccato la barca al porto, stavo procedendo alla sua sistemazione ed alla pulizia.
Improvvisamente mi giunse un grosso rumore proveniente dal bagnasciuga. Era un extra comunitario che mentre conduceva a mano un grosso carrello rudimentale pieno di merce, a causa di un guasto e del terreno in forte pendenza,  era precipitato sul bagnasciuga.
Era di pomeriggio in un’ora in cui quasi tutti ritornavano dal mare e passavano vicino a questo signore. Lui senza perdersi d’animo, non solo non chiedeva aiuto ai passanti ma tentava in tutti i modi di rialzare il carrello senza riuscirci.
Trascorsi pochi minuti, scesi dalla barca ed andai ad aiutare questo fratello di colore. Con tanta pazienza e tanta forza di volontà e forza fisica, riuscimmo finalmente ad alzare il carrello.

Ovviamente questa persona non finiva più di ringraziarmi ed io ritornai alla barca per ultimare i lavori di sistemazione. Dopo qualche minuto guardando verso quella persona, mi accorsi che il carrello era caduto nuovamente a terra.
Senza esitare, scesi nuovamente dalla barca ed andai ad aiutarlo per l seconda volta. Dopo aver raddrizzato il carrello questa persona mi chiese di aiutarlo a spingere il carrello fino al successivo tratto pianeggiante distante circa 100 metri. Naturalmente lo aiutai a fare questo ed ancora una volta non finiva più di ringraziarmi.   
Alzai gli occhi al cielo ed a mia volta ringraziai Gesù che non solo mi aveva spinto ad aiutare questo fratello ma aveva aiutato anche me dandomi la forza per rialzare e spingere il carrello risolvendo così i gravi problemi di questo fratello extra comunitario.
Questo episodio come tanti altri, mi hanno fatto capire che, se davvero abbiamo sperimentato l’amore di Cristo, non possiamo non amare a nostra volta gli altri, specialmente quelli che sono nel bisogno.
Siamo chiamati anche ad entrare, con coraggio, là dove c’è divisione, conflitto, odio, per portarvi concordia, pace ed unità.
L’amore verso Cristo e verso i fratelli, ci permette di gettare il cuore al di là dell’ostacolo, per giungere a un contatto diretto con le persone, nella comprensione, nella condivisione, cercando  insieme la  soluzione.
Concludo e poi passo la parola a mia moglie. E’ stato detto che i fiumi non bevono acqua, ma la bevono gli altri; gli alberi non mangiano i propri frutti, ma li mangiano gli altri; il sole non brilla per se stesso ma per gli altri; i fiori non disperdono la propria fragranza per se stessi ma per gli altri.
Questo ci fa capire che vivere per gli altri è una regola della natura. La vita è bella quando noi siamo felici ma, è molto più bella quando gli ALTRI sono felici per merito nostro.
Non dimentichiamo mai che la nostra natura di cristiani e di cursillisti  è quella di essere sempre al servizio degli altri.
CHI NON VIVE PER SERVIRE, NON SERVE PER VIVERE.

CRISTINA

Durante i tre giorni del cursillo mi rimasero impresse alcune frasi come:
Amatevi come io ho amato voi;
Avevo sete e mi avete dato da bere;
Ero nudo e mi avete vestito;
Ero affamato e mi avete dato da mangiare.
Mi ripromisi che queste frasi dovevano diventare per me azione apostolica ed impegno di amore e di aiuto verso gli altri.
Capii subito che l’amicizia con Cristo mi spingeva verso gli altri quando mi affido completamente a Lui.
Dopo i tre giorni del Cursillo, mi sono impegnata attivamente nel Movimento ho continuato a partecipare assiduamente all’Ultreya settimanale anche quando mi sentivo stanca ed avevo corso tutto il giorno per le tante cose che dovevo fare.
Nel mio quarto giorno ho considerato l’Ultreya la fonte inesauribile della mia ricarica periodica. L’ultreya è stata di mio grande aiuto non solo  nell’approfondimento della Parola, ma anche per aver ricevuto spesso l’aiuto degli altri del mio gruppo che mi hanno saputo ascoltare e sopportare.
Nelle mie difficoltà, il Signore mi ha dato sempre l’opportunità di imparare a mantenere la calma,  a reagire non impulsivamente ma con razionalità nelle situazioni più diverse.
Quindi Signore Gesù ti ringrazio per gli innumerevoli doni, ti ringrazio per le meraviglie che hai compiuto nella mia vita e per tutte le persone che quotidianamente hai messo sul mio cammino nel mio post cursillo.
Avendo ricevuto tanto amore da Cristo, mi sono sempre sentita  particolarmente spinta a ricambiarlo non solo per far piacere a Lui, ma anche per sentirmi personalmente appagata.
Per questo mi sono concentrata moltissimo sugli altri riuscendo spesso a vedere i bisogni delle persone intorno a me ed anche altre persone del mio paese compresi gli extracomunitari.  
Ho cercato di porgere una mano d'aiuto verso coloro che si sentono soli, tentando di aiutarli ed incoraggiarli ad andare avanti sia pure tra mille difficoltà.

Come molti di voi sanno, sono ormai moltissimi anni che faccio parte del Gruppo Volontariato Vincenziano di Ugento che ha per scopo:
la promozione umana e cristiana delle persone e delle famiglie in situazione di disagio;
la lotta contro le povertà materiali e spirituali e le cause che le determinano;
l’incontro personale con le persone nel loro ambiente di vita senza alcuna discriminazione, con interventi immediati di aiuto quando la situazione lo     richiede.
In questi anni ho capito che essere cristiani vuol dire  operare  sull’esempio di Cristo al servizio di tutti gli uomini con la certezza che ogni uomo è una creatura preziosa agli occhi di Dio voluta a Sua immagine e somiglianza.
Ho capito che continuamente lo Spirito di Dio ci spinge con i suoi doni a farci prossimo soprattutto con una carità che proviene dall’amore di Dio.
Nel corso degli anni mi sono capitati moltissimi casi di povertà spirituali e materiali. Voglio raccontarvi l’ultimo caso che ancora sto cercando di fronteggiare.
Vicino casa mia abita una famiglia composta da marito e moglie entrambi con problemi gravi di deambulazione e di salute. Con la pensione riescono a sopravvivere ma non possono muoversi nemmeno per andare a fare la spesa o per cucinare e per fare tutto il resto necessario alla sopravvivenza.
I figli hanno altri problemi gravissimi per cui il loro impegno presso i genitori è abbastanza ridotto.
La scorsa estate diedi una mano a questa coppia  come meglio  potevo. Questa estate le cose si sono aggravate anche per via di interventi subiti.
Ovviamente non potevo rimanere immobile davanti a tanto bisogno di aiuto: l’amore di Cristo mi spingeva ad agire. Per questo mi sono messa a loro disposizione per varie commissioni come l’acquisto di generi alimentari, di medicinali ed altro.
Ma quello che mi spingeva di più era l’impegno di  cercare di offrire qualcosa da mangiare a questa coppia. Infatti spesse volte prima di iniziare il nostro pranzo, faccio due porzioni in più, prendo la bicicletta e le porto anche se fuori ci sono 35 gradi.
I ringraziamenti sono all’ordine del minuto. Personalmente sapendo di aver fatto un’opera buona, mi sento appagata per aver fatto un’opera buona e ringrazio Gesù per avermi dato la possibilità di riuscire a fare questo.
Concludo
Spero che il Signore mi dia la forza di continuare a fare del bene agli altri mettendomi a loro disposizione e cercando di dare sempre il mio piccolo contributo.

Sono seguite numerose risonanze (testimonianze) dei presenti alcune di essi addirittura commoventi. Al termine don Antonio Turi ha sviluppato il suo intervento spirituale toccando tantissimi argomenti riguardanti l’amore di Cristo che ci spinge sempre di più verso gli
altri e il nostro prossimo

 

                  

 
Il nostro amato Animatore Spirituale ha raccomandato di non trascurare l’impegno per un Precursillo impegnativo ed operoso allo scopo di invitare al prossimo 37° Cursillo Uomini fratelli che successivamente possono sentirsi spinti da Cristo verso gli altri.     

 



La mattinata si è conclusa con la celebrazione Eucaristica nella chiesa parrocchiale di Ruggiano adiacente i locali sede del Movimento.

E’ seguito il pranzo alla cursillista (al sacco) condiviso fraternamente dai presenti, tra cui abbondava lasagna al forno, polpette e dolci.

Infine, il nostro fratello Vito Ciardo ha intrattenuto i presenti leggendo  tre  lettere di satira in dialetto italianizzato dello scrittore Pino Indini il cui soggetto era  Coco La Fungia.

Dopo aver condiviso la nostra amicizia, le nostre testimonianze e le nostre esperienze di vita, ci siamo salutati con gioia fraterna proponendoci di continuare ad impegnarci verso gli altri, spinti dall’amore di Cristo.
Francesco Preite
(Gruppo Stampa)


 
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