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Relazione di Nando al CPP
 


SI E’ DISCUSSO SULLA PRESENZA LAICALE

Chiese di Puglia a convegno

Tre giornate a San Giovanni Rotondo
(27/30 aprile 2011)

““”Esorto tutti ad alimentare l’unione con Cristo attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la partecipazione all’Eucarestia per trasformare con spirito evangelico le realtà temporali, comunicare speranza, educare le giovani generazioni e camminare insieme verso il compimento della storia umana nel Signore Risorto”””
Sono le parole di un messaggio inviato da papa Benedetto XVI al III Convegno delle Chiese di Puglia che si è svolto dal 27 al 30 aprile 2011 a San Giovanni Rotondo, letto ai 350 delegati presenti.
Per il Cursillo di Cristianità erano presenti 2 delegati tra cui il sottoscritto ed un fratello della diocesi di Oria. Altri due componenti del Cursillo erano delegati di altre realtà laicali.
I delegati composti da 20 vescovi, da 60 sacerdoti e da 270 laici,  provenienti da ogni parte della Puglia sono stati chiamati a confrontarsi sul tema “i laici nella chiesa e nella società pugliese, oggi”. Si sono riuniti in 12 gruppi di lavoro composti da circa 30 persone cadauno divisi in tre macro aree:
1. EDUCATORI: a)Laici educatori; b)Alleanza educativa e scuola; c)Parrocchia, famiglia e giovani; d)Trasmissione della fede;
2. CORRESPONSABILI: a)Laici corresponsabili; b)I luoghi della corresponsabilità; c)Aggregazioni laicali; d)Itinerari di formazione condivisi tra presbiteri, religiosi e laici;
3. TESTIMONI: a)Laici testimoni; b)Cittadinanza e interculturalità; c)Etica ed Economia; d)Impegno socio – politico.  
La prima giornata è stata dedicata ai saluti rispettivamente di S. E. Mons. Francesco Cacucci arcivescovo metropolita di Bari – Bitonto, il quale – tra l’altro – ha detto: “””E’ stata soprattutto l’attuale temperie sociale, politica e culturale a spingere le chiese, quella di Puglia in particolar modo, a interrogarsi, a riflettere sull’impegno dei laici , un impegno che riguarda tutta la comunità ecclesiale. Non è perciò un convegno dei laici, ma sui laici.
Gli altri saluti sono stati dati dal presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola, dall’On. Antonio Pepe presidente della Provincia di Foggia e dalla D.ssa Graziella Patrizi, Commissario Prefettizio del comune di San Giovanni Rotondo.
Subito dopo S. E. Mons. Pietro Fragnelli, vescovo di Castellaneta e presidente dell’Istituto Pastorale Pugliese ha curato l’introduzione al convegno. Ha proseguito la prof.ssa Annalisa Caputo, docente dell’Università di Bari della Facoltà Teologica Pugliese, la quale ha svolto la relazione intitolata: I laici nella chiesa e nella società pugliese, oggi.
I lavori sono proseguiti con altre relazioni ed interventi spalmati nelle tre sessioni: educatori, corresponsabili e testimoni.
Come avviene nei tre giorni del Cursillo, il primo giorno è stato dedicato all’ascolto delle varie relazioni tenute da laici e presbiteri (parroci, docenti, professori, giornalisti, scrittori).
Nella seconda giornata dopo la celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. mons. Benigno Luigi Papa, arcivescovo metropolita di Taranto, è stato trattato il tema dal titolo: “Laici per “un nuovo protagonismo della società civile e della comunità ecclesiale”.
Al termine si sono riuniti i 12 gruppi di lavoro, ciascuno dei quali guidati da un animatore e da un moderatore. La riunione dei gruppi è avvenuta con un metodo direi perfetto che mi ha colpito molto: l’animatore del Gruppo ha distribuito un foglio sul quale in dieci minuti dovevamo scrivere ciò che ricordavamo delle relazioni e ciò che emergeva dalle nostre riflessioni. Subito dopo siamo stati distribuiti in gruppi di tre persone per mettere assieme le riflessioni emerse da ciascun componente. Al termine siamo stati distribuiti in gruppi di sei persone, poi di dodici e così via. Al termine dei lavori proseguiti anche nel pomeriggio, ognuno dei dodici Gruppi ha presentato la sua relazione che ha formato nell’insieme la bozza del documento definitivo.
Ai lavori ha partecipato Padre Mihai Driga, parroco della chiesa ortodossa rumena a Bari; hanno partecipato anche Abune Youssef Hailemikael, vescovo ortodosso etiopico e padre Evanghelos Ynfamtilis, vicario generale della Sacra arcidiocesi ortodossa di Italia e Malta, nonché il dott. Winfrid Pfannkuche, pastore della chiesa valdese in Grottaglie (TA).
La serata del secondo giorno si è conclusa con un concerto per coro ed orchestra dedicato a Giovanni Paolo II con gli interventi dell’orchestra  sinfonica della Provincia di Bari e del coro diocesano di Taranto. Nella stessa serata (vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo II), è stato proiettato un video  con Lino Banfi che ha raccontato dei suoi incontri con il Papa. E’ stato proiettato un lungo servizio  sulle 5 visite fatte da Giovanni Paolo II in terra di  Puglia.
Nell’ultima giornata del convegno si è tenuta un’assemblea generale durante la quale è stato presentato il documento conclusivo che ha raccolto le 12 proposizioni da affidare ai vescovi di Puglia, i quali dopo il loro discernimento, le riconsegneranno alle diocesi della Puglia, per renderle operative.
Le 12 proposizioni hanno ricalcato abbondantemente la metodologia del Cursillo di Cristianità. Ritengo che il documento conclusivo che i Vescovi di Puglia realizzeranno dopo il loro discernimento interesserà anche il Cursillo di Cristianità. Mi riservo di comunicare il documento conclusivo all’Ufficio Stampa del 3° Territorio per una sua eventuale pubblicazione sulla Rivista Nazionale. Intanto, penso che vale la pena di descrivere  solo due delle dodici proposizioni consegnate a vescovi e, cioè:
1. Le Aggregazioni laicali: ””con la consapevolezza di dover riscoprire la bellezza della fede in Cristo, occorre prendere coscienza della profonda domanda di senso che ci pervade. Il metodo è quello di prendere sul serio la realtà in cui Dio ci chiama: nel nostro caso, le Chiese e la terra di Puglia. La relazione tra ministri ordinati, religiosi e laici, pur nella diversità dei carismi, è tuttavia segnata dalla difficoltà di comunicazione. Per superare questa difficoltà che, in grande misura, deriva dalla autoreferenzialità, è necessario che ogni aggregazione, pur nella sua propria identità, sia aperta alle altre per creare comunione, al fine del servizio a Cristo e alla Chiesa. La strada è quella di una vera e profonda conoscenza reciproca, di una reale fraternità fra laici e fra ministri ordinati, religiosi e laici, con lo stile familiare dell’ ”essere a fianco”, del “prendersi cura” gli uni degli altri. Un ruolo importante, in questa direzione, è affidato alla Consulta delle Aggregazioni Laicali.
2. La corresponsabilità: La corresponsabilità è espressione significativa e luminosa dell’ecclesiologia di comunione riproposta dal Concilio. Si attua nella comune presa in carico delle istanze provenienti dal mondo e dalla stessa vita ecclesiale mediante cammini condivisi. Per una crescita di corresponsabilità nelle Chiese di Puglia si auspica di:
• sperimentare itinerari di formazione tra presbiteri, religiosi e laici, attuati con una metodologia di formazione degli adulti liberamente scelti e condivisi nelle fasi di progettazione, di attuazione e di valutazione
• porre attenzione ad un’autentica riattivazione del “genio cristiano del laico” in Puglia.  Per dare concretezza ad un autentico “affectus” laicale occorre una rinnovata stagione di confronto e di convergenza da accogliere in un permanente cammino sinodale del laicato pugliese, al fine di vivere in maniera corresponsabile la comune passione evangelica
• realizzare un Direttorio Diocesano per gli organismi di comunione e partecipazione, sapendo tradurre nella storia di ogni Chiesa particolare il grande dono della “comunione” che nell’Eucaristia pone una seria ipoteca sul nostro essere personale e comunitario
• valorizzare una maggiore capacità di cittadinanza attiva ponendo attenzione a tutte le risorse presenti sul territorio con cui realizzare percorsi di corresponsabilità.
Il convegno si è concluso alle ore 11,00 con la celebrazione eucaristica celebrata nel Santuario di San Pio, presieduta da Mons. Francesco Cacucci e partecipata da altri laici convenuti dalle diocesi di Puglia. Emozionante e piena di spiritualità  è stata per me e per gli altri la visita fatta l’ultima sera alla cripta di San Pio. La visita è stata guidata e commentata da Marko Rupnnik, gesuita e autore dei bellissimi mosaici realizzati lungo il tragitto per raggiungere la cripta. L’artista ha dedicato i mosaici di sinistra a San Francesco di Assisi ed i mosaici di destra a San Pio. L’artista nel suo lungo discorso teologico ha fatto presente di aver realizzata l’opera con un gruppo di trenta artisti in soli due mesi. Ha voluto dedicare il corridoio che porta alla cripta a San Francesco e San Pio perchè le due vite per alcuni versi si rassomigliano molto.
La cripta è costellata da un ambiente (mura e cielo) dorato. In questo modo, dice l’artista, ognuno può avere la sensazione di toccare con mano il paradiso.
La tomba  di San Pio posta ad un lato della cripta può essere adorata dai fedeli, i quali possono toccarla solo inserendo il braccio in una apertura stretta a forma della ferita del costato di Cristo ricavata in un muro circolare.
Personalmente sono rimasto molto contento di aver partecipato al convegno. Ho ammirato la perfetta organizzazione di un evento mastodontico, alla cui preparazione ha collaborato moltissimo Mons. Vito Angiuli Vescovo della Diocesi di Ugento S. M. di Leuca. Nei tre giorni ho avuto la possibilità davvero di essere e di fare chiesa con vescovi, clero e laici. Ho ascoltato molti slogan tra cui quello che mi ha colpito di più è stato: AMA L’AGGRAGAZIONE LAICALE ALTRUI COME SE FOSSE LA TUA.  Ho avuto il privilegio di respirare aria di “ECUMENISMO” per la presenza di fratelli di altre religioni che hanno pregato insieme a noi. Commoventi sono state le loro parole e le loro testimonianze. Nei tre giorni del convegno, con il cuore colmo di gioia,  ho pregato per tutto il Movimento dei Cursillos ed in particolare per i coordinatori a tutti i livelli, gli animatori spirituali, i coordinamenti, le scuole responsabili, le ultreyas e per tutti i fratelli che si sono allontanati dal Movimento senza motivo.
Nando Rosato


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