2023 pellegrinaggio a Ch.d. Verna e Collevalenza - Cursillos Ugento S.M. di Leuca

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2023 pellegrinaggio a Ch.d. Verna e Collevalenza

Eventi
PELLEGRINAGGIO A CHIUSI DELLA VERNA E COLLEVALENZA  02 / 04 GIUGNO 2023 E VISITA ALLE CASCATE DELLE MARMORE
 

Dopo lo stop “pandemico” e dopo aver partecipato circa un anno fa ad una Ultreya Nazionale a Roma, i componenti del Movimento dei Cursillos di Cristianità della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, hanno ripreso a fare un pellegrinaggio una volta l’anno.
 
Come sappiamo, il pellegrinaggio cristiano simboleggia bene la nostra vita terrena. Ci ricorda che il nostro cammino su questa terra altro non è che un pellegrinaggio verso la meta definitiva, che è anche la nostra dimora definitiva, la “Gerusalemme celeste”.
 
Il pellegrinaggio è una pratica devozionale che consiste nel recarsi, da soli od in gruppo, ad un Santuario o ad un luogo sacro per compiervi speciali atti di fede, sia a scopo di pietà, sia a scopo votivo.
 
Dal mese di marzo 2023, il Coordinamento Diocesano del Cursillo, preparò un programma dettagliato che stabiliva gli orari di partenza e di arrivo con un Pulman gran turismo, la destinazione, i luoghi da visitare e le soste, il pernottamento ed il consumo dei pasti. Il programma veniva consegnato a cura di Zaira, Silvia e Cristina a ciascun aderente man mano che avveniva la relativa prenotazione.
 
Le tappe del pellegrinaggio erano rispettivamente Chiusi delle Verna dove San Francesco di Assisi ebbe le Stimmate e la tomba di Madre Speranza nella casa del Pellegrino denominata Amore Misericordioso di Collevalenza.
Per dare la possibilità di poter visitare anche qualche altra località posta sul nostro tragitto, fu programmata anche un’escursione nella Cascata delle Marmore.
 
Senza particolari problemi, hanno aderito al pellegrinaggio 52 persone oltre ai 2 autisti che hanno guidato il pulman con grande professionalità.
 
Ritengo che sia stato un pellegrinaggio davvero speciale non solo per il record di partecipanti composti da singoli, da famiglie, da giovani e da adulti, giunti da ogni parte della Diocesi di Ugento ed anche da una coppia di amici di Veglie.
 
Il pellegrinaggio è iniziato alle ore 20 del 2 giugno quando sono saliti sul pulman, presso il piazzale della stazione ferroviaria di Tricase, tutti i partecipanti provenienti dal sud della Diocesi ed alle ore 20,30 presso Ugento, tutti i partecipanti provenienti dal nord della Diocesi.
 
Don Antonio Turi, nostro Animatore Spirituale Diocesano del Movimento dei Cursillos, dopo la partenza da Ugento ha invitato tutti a pregare perché il pellegrinaggio portasse i frutti che ciascun partecipante sperava.
 
Fino a mezzanotte la serata è trascorsa in modo sereno tra tutti i partecipanti, i quali hanno avuto la possibilità di approfondire la loro amicizia e la loro fraternità. Su richiesta, il secondo autista ha messo un DVD contenente il film denominato “i due idioti”, ma dopo poco tempo è stato tolto perché gli attori usavano un linguaggio molto volgare che poco aveva a che fare con un pellegrinaggio.
 
Dopo alcune soste in aree di servizio, il mattino successivo verso le ore 9, siamo giunti a Chiusi della Verna. Appena scesi dal pulman ci siamo trovati immersi una distesa di alberi giganti e secolari cresciuti sulle rocce granitiche che subito ci hanno fatto pensare al pellegrinaggio di San Francesco quando da Assisi raggiunse quel posto paradisiaco per la prima volta.
 
Infatti si narra che quando San Francesco andò per la prima volta in quella località venne accolto da uno stormo di uccelli che, con il loro battito di ali gli mostravano grandissima festa ed allegria.
 
In questo stupendo posto immerso nel verde, quasi 800 anni addietro, san Francesco esattamente il 17 settembre del 1224 ebbe le stimmate.
 
La Comunità della Verna, tramite Fra Fabio, ci ha accolti e ci ha guidato in tutti i luoghi commentando abbondantemente tutto ciò che fa parte del complesso dove sono conservate le reliquie del Santo e tutti i quadri enormi che raffigurano sinteticamente la vita di San Francesco. Può essere definito il cuore del Santuario, la cappella delle stimmate, la cui parete centrale è ricoperta interamente dalla “crocefissione” di Adrea della Robbia.
 
Al termine della visita, siamo ritornati a piedi al pulman carichi spiritualmente e desiderosi di impegnarci ogni giorno per la nostra santificazione personale, nella prospettiva di guadagnare la vita eterna in Paradiso.
 
Poco dopo le 13 siamo arrivati al Santuario di Collevalenza dove abbiamo ricevuto le chiavi delle stanze e subito dopo abbiamo partecipato al pranzo insieme ad una moltitudine di altri pellegrini. Infatti apprendevo subito che eravamo oltre 300 a pranzare insieme.
 
Nel primo pomeriggio, è iniziata la visita dei pellegrini nei luoghi dove ha vissuto madre Speranza, compresa la tomba situata nella Basilica.
 
Successivamente ci siamo recati al pozzo che si trova sul lato destro della Basilica dell’Amore Misericordioso. Trattasi di un pozzo alla cui estremità superiore sono state realizzate delle fontanine dove a gruppi le persone possono entrare, bere o bagnarsi il viso.
 
Madre Speranza volle fermamente realizzare questo pozzo seguendo una chiara indicazione di Gesù. La perforazione del pozzo, dopo tante difficoltà, fu eseguita nel 1960.
 
Madre Speranza, tra l’altro ha detto che per mezzo di quest’acqua, si rinnovano i prodigi con guarigioni da grandi infermità, tra cui la paralisi, il cancro e la leucemia. Alle 17,30 abbiamo partecipato con molta fede alla Santa Messa Pre festiva concelebrata dal nostro carissimo don Antonio Turi.
 
Dopo la cena un sacerdote ha lungamente spiegato ai presenti tutta la storia di Madre Speranza e tutto ciò che ne è derivato. Proprio Madre Speranza ci ha aiutati a vincere la stanchezza accumulatasi in tante ore di viaggio.
 
La giornata di domenica si è aperta con la colazione e con la partenza alla volta di Terni per la programmata visita alla Cascata delle Marmore.
 
La marcia è quindi iniziata dal Parco Campacci Belvedere Superiore dove la prima cascata è distante circa 400 metri, sotto uno splendido sole. Tutto il tragitto è composto da scalinate più o meno ripide e scoscese.
 
Un nostro pellegrino da subito ha rinunciato alla marcia per problemi di cuore mentre un altro dopo circa 200 gradini ha accusato un malore che non gli ha consentito di proseguire.
 
Per questo motivo con molto piacere ho rinunciato insieme a mia moglie a proseguire e, con molta calma e coraggio, siamo risaliti sul luogo della partenza dove abbiamo dato assistenza al nostro caro fratello che in poco tempo si è ripreso.   
 
Tutti i moltissimi gradini fatti per scendere lungo la cascata, bisognava farli per salire. Il che voleva dire enorme spreco di energie, enorme spreco di tempo e un ritardo gigantesco per pranzare e ripartire alla volta di Ugento.
 
Un tragitto che avrebbe potuto ricordare molto da vicino il Getsemani, se non fosse stato per la disponibilità dei bravissimi autisti del pulman di arrivare nella parte bassa della cascata e dare un passaggio ai pellegrini.
 
Dopo il pranzo, il viaggio di ritorno è proseguito senza problemi. I commenti del pellegrinaggio sono stati tutti favorevoli. Sia come sia, la visione del Santuario della Verna e della Basilica dell’Amore Misericordioso, hanno toccato il cuore di ognuno e la benedizione di don Antonio Turi ha posto il sigillo a due giorni spiritualmente ricchissimi.
 
L’emozione di esserci stati ed il proposito di fare un altro pellegrinaggio il prossimo anno ha fatto capolino mentre ognuno riprendeva la via di casa con l’impegno di “Vivere ogni giorno il Santo Vangelo”.
 
 
Ugento, 05/06/2023
 
Il coordinatore
 
Nando Rosato
Sito realizzato in collaborazione con la Scuola Responsabili
E-mail: cursillos.ugento@libero.it
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