Testimonianza in ultreya di accoglienza del 32° U - Cursillos Ugento - S.M. di leuca

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Testimonianza in ultreya di accoglienza del 32° U

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Non io ho chiamato voi, ma voi avete chiamato me e per questo pagate pegno. Nella mia breve testimonianza mi raccomando non ascoltate le mie parole con le orecchie e nemmeno con la testa, non servirebbe, ma aprite il vostro cuore e buona fortuna.  Non sono abituato a parlare a tante persone e anche se siete 50 o 49, non fa niente poco importa non sono venuto certo a portare a tutti, ma delle volte chi sa,  a me basta che anche una persona mi capisca. Di quello che dirò magari a molti non rimarrà tanto, ma non vi preoccupate, siete stati chiamati anche voi da Gesù, lasciamo che sia Lui a fare il resto. Magari in alcuni creerò un po di confusione,  fa niente, non vi preoccupate,  già è una penitenza ascoltarmi. Piuttosto pensate a pregare per fra Rufino che ogni giorno mi sopporta con pazienza. Il Signore gli ha voluto fare questa grande grazia perché io per lui sono come una palestra spirituale e ogni giorno si allena. Perché dico che a me basta arrivare solo a una persona nel modo giusto! Perché quel giorno che io mi accorsi di Lui, il   Signore,  parlò al mio cuore. Era un pomeriggio e alzando gli occhi  mi accorsi che c’era un quadro, il volto di Gesù e dissi: ahh ci sei anche tu a tenermi compagnia, ma non ti preoccupare che non sarò mai una goccia nell’oceano. Uhm!!! Non era così.
Ringrazio il signore ed attraverso Lui tutti voi per aver risposto praticamente alla sua chiamata creando così la famiglia dei cursillos di cui sono felice di farne parte. Quei tre giorni per me sono stati pieni di gioia e spero che  lo siano anche per le prossime leve e generazioni,  pertanto vi invito – come ho appreso al corso - a perseguire la strada intrapresa senza scoraggiarci e correggendoci a vicenda in modo giusto e corretto ricordandoci che se anche un nostro fratello dovesse sbagliare in qualcosa ricordiamo che come noi  è stato chiamato da Gesù in questa grande opera che sono i cursillos di cristianità. Non richiamiamolo a parole ma nel modo giusto chiedendo aiuto allo Spirito Santo che sicuro non tarderà, comunque c’è da dire che ognuno di noi ha il suo carattere e che tutti siamo deboli,  e meno male che è così, altrimenti  il nostro orgoglio dove arriverebbe? Poi magari uno direbbe: ma sono solo tre giorni e poi ? Ci sono tanti che non hanno  passato nemmeno un giorno cosi. Quelle non siano le nostre preoccupazioni lasciamo che sia Gesù a seminare quel seme e che dia il suo frutto nel tempo opportuno.  Lo dice Lui: - le mie vie non sono le vostre vie. Per alcuni il Signore predispone il cursillo anche come una sosta, un pit stop per ricaricarsi e ripartire.
In quei tre giorni il Signore ha esaudito abbondantemente le mie richieste creandomi in testa tanta di quella santa confusione , ma ciò nonostante tutto sono stato nella mia più perfetta letizia facendomi quasi costipare le mascelle per il ridere e la gioia che mi ha concesso attraverso di voi (angeli silenziosi). Sempre in quei tre giorni, in cappella, diciamo che in un momento ho sentito che mi dicesse: - non ti ho chiamato in questi tre giorni per comprendere tutto e nemmeno perché tu diventassi un mezzo teologo o santo, sono io che ti ho voluto qua e nessun altro, resta in mezzo ai miei figli e non ti preoccupare non angosciarti per niente e per nessuno, stai tranquillo, si mangia anche bene.  Il quarto  giorno l’ho vissuto in maniera diversa.  andai alla chiesa di Pompignano trovandola chiusa, ritornai nel  pomeriggio  quando sento la campanella din don din don suonare era il richiamo di fra Rufino che suonava. Primo round in palestra spirituale! È arrivato e vedendomi  avrà pensato e sono sicuro che avrà detto così: - ho tanti peccati per una penitenza così lunga-.
Entrato in chiesa iniziamo le lodi in due,  ma a finirle è stato solo  fra Rufino perché? In quel momento all’inizio mi sono sentito talmente piccolo, mi sono sentito talmente amato. Mi sono sentito come se mi stessi sposando ed io che gli dicevo perché a me? Non ho usato un linguaggio forte ma è quello che ho sentito. Chi ha orecchi per intendere intenda.
GIANLUCA


 
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