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Articolo di Francesco Greco, corsista del 32°uomini
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di Francesco Greco. MARINA DI PESCOLUSE (Le) – “De colores / de colores se visten los campos / en la primavera”. In riva al Mar Jonio in cerca della grazia, della tenerezza di Dio come direbbe Papa Francesco, per svuotare il mare con una conchiglia, in tempi di perfida secolarizzazione e di guerre di religione. “De colores” è stato il refrain di un pugno di uomini (ma c’è pure la versione femal: dal 19 al 22 febbraio, news su www.cursillosugentosmdileuca.it), diversi per età, cultura, estrazione sociale: lo studente e l’impiegato, l’imprenditore e l’artigiano, il militare e l’emigrante, contadini, professionisti, pensionati, addetti alla comunicazione, ecc. provenienti da Casarano, Corsano, Alliste, Patù, Castrignano del Capo, Gagliano, Arigliano, Montesardo, Ugento, Barbarano, Taurisano, Tiggiano (nella foto di Maria Lucia De Siena), che cantano una canzone della tradizione popolare spagnola, dei campesinos (cover con molte versioni: bellissima quella di Joan Baez) e pregano, leggono le Sacre Scritture, riflettono sul mondo e le sue contraddizioni, si scambiano lacerti di esperienze di vita vissuta nei “rollo” (parola spagnola, vuol dire rotoli). “De colores / de colores son los pajaritos / que vienen de fuera”. E’ la sintesi del 32° Cursillos di Cristianità tenuto all’Oasi di Marina di Pescoluse, presso le ex Missioni Consolata, il Centro Socio-
“De colores / de colores es el arco iris / que vemos lucir. / Y por eso los grandes amores / de muchos colores me gustan a mi”. Il Movimento cattolico “En Colores” conta nel mondo oltre 12 milioni di membri (molto diffuso in America Latina: Argentina, Brasile, Messico). In Italia sono 150 mila strutturati per Diocesi. E dopo aver seguito i corsi si ritrovano organizzati nelle “ultreyas” (avanti in spagnolo: è il grido dei pellegrini sulla via per Santiago de Compostela). “De colores / de colores brillantes y finos / se viste l’aurora”. Il Movimento è nato in Spagna (Palma de Mallorca) nel 1945 da un’idea di due preti. Dopo la guerra civile (1936-
“De colores / de colores se viste el diamante / che vemos lucir. / Y por esos los grande amores / de muchos colores / me gustan a mi”. Tre giorni di grande pathos, tra silenzio e adorazione, meditazione, outing, ma anche momenti di ascolto, convivialità (deliziosa la cucina di Cristina Rosato, Isabella Verardo, Pasquale De Micheli, Vera Caroli, Francesco Isacco), serenità, allegria. Postulati di cambiamenti interiori, stupori, scoperte, illuminazioni. Idee luminose, la forza per perseguirle. Esperienze uniche, impossibili a descriversi: si possono solo vivere, con l’animo ben disposto, il cuore aperto, la mente netta del più esile cirro. I partecipanti hanno ascoltato le parole illuminanti di Frà Rufino, direttore spirituale, un monaco di grande carisma, oltre che di cultura enciclopedica, un mistico. E’ di orgine belga, vive da 40 anni in Italia, un’esperienza da prete di frontiera in una borgata romana (Setteville di Guidonia) e poi, dal 1990, la solitudine della Madonna del Casale (Ugento), da cui con i 4 confratelli è dovuto andar via a fine 2013 per rifugiarsi al Casale di Pompignano (a 3 km. da Acquarica del Capo, sulla via per Torre Mozza), nel silenzio degli ulivi secolari e i muretti a secco sfiorati dalle cicale d’estate e dal vento unto di sale d’inverno. Già appartenente ai Francescani Riformati, oggi fa parte della Congregazione dei Frati della Fonte d'Acqua Viva: il colore del saio è chiaro e assiste spiritualmente e moralmente separati e divorziati. “Canta el gallo / canta el gallo con el kiri-
All’Oasi son giunti messaggi dalle intendenze “En Colores”, Diocesi e Arcidiocesi dall’Italia (Aversa, Bergamo, Cagliari, Otranto, Bologna, Ugento, Benevento, Brindisi-